Giovanni Stoto

Quando abbiamo smesso Signore di preoccuparci quando abbiamo smesso di vergognarci a voltar lo sguardo quando Signore il cuore s'è fatto codardo nella compassione Signore quando abbiamo perso la concezione della fame quando abbiamo iniziato a guarire con sacchi di biochetasi il gonfiore per la cattiva digestione di cibo spazzatura invece di saziare lo stomaco di chi deve ingoiare senz'acqua l'orgoglio per chiederci un tozzo di pane amaro?

... per me la moto, le immersioni, i viaggi, le fotografie, la musica, i film (come questo sopratutto), le mie poesie (no mia moglie qui non c'entra nulla, non è un post su amore e famiglia, ma su se stessi). Non avete bisogno delle vacche una volta nella vita... Non avete bisogno delle vacanze una volta l'anno... Non avete bisogno del weekend per dedicare il tempo a voi stessi... Se pensate che dobbiate sacrificarvi dal lunedì al venerdì per vivere di attimi elemosinati alla vita, nonavetecapitouncazzo!

Questa fretta che dalla mente inquina il cuore ci spinge inutilmente velocemente verso una meta che non è mai la stessa che irraggiungibile è sempre più lontana ed i tramonti i paesaggi i vuoti spazi immensi le stelle od anche il solo buio della notte sfilano inosservati ai nostri occhi distratti tumefatti dal vento, dal tempo da neve e ghiaccio perché bisogna andare ad ogni costo senza sosta, senza tregua perché fermarsi rallentarsi non è ammesso, non è permesso ed il cuore che affanna annaspa e spompa lo teniamo vivo con iniezioni di anfetamina immemori che lo scopo del viaggio non è la fine ma tutta quella vita sul ciglio della strada

Un anno e mezzo fa l'appartamento sotto il mio ha preso fuoco e le fiamme sono arrivate fin oltre il mio balcone. E' importante (per le considerazioni che seguono) considerare che vi abitavano otto immigrati cingalesi ammucchiati come sardine, senza gas, senza riscaldamenti e senza cucina attrezzata, i quali a un certo punto, essendo rimasti senza corrente, ricaricavano i cellulari al bar di fronte e si facevano luce con le candele, una o più delle quali deve essere caduta dando fuoco a tutto. Questa pianta grassa, avvolta dal fuoco, sembrava andata, morta bruciata, e invece è sopravvissuta: pur non essendosi ripresa esternamente nella parte bruciata, ha continuato a crescere e fiorire, diventando anche un po' buffa. Che lezione possiamo imparare? Questa pianta è resiliente o antifragile? L'incendio poteva considerarsi un cigno nero o un rinoceronte grigio? . ... .... ..... La risposta è dentro di voi epperò è sbajatah...

La nuova edizione per il 75° anniversario del romanzo *1984* di George Orwell, che ha coniato, è al centro di una discussione a causa dell'introduzione scritta dall'autrice americana di colore Dolen Perkins-Valdez, che fa notare come, nel leggere *1984* oggi, non si può ignorare la completa assenza di personaggi neri, oltre a descrivere la misoginia del protagonista Winston Smith come "spregevole". Resto sempre basito dall'eccesso ideologico di chi non riesce a leggere un libro senza necessariamente relegare il messaggio ad aspetto secondario rispetto ad una ideologia woke, mancando quindi della capacità di contestualizzarlo nel periodo in cui è stato scritto. Per dire: nella Gran Bretagna di metà secolo la popolazione nera era minima e la mancanza di personaggi di colore non sminuisce la morale del libro. Tralasciamo il fatto che la "eventuale" misoginia del protagonista è un tratto caratterizzante che lo rende appumto volutamente spregevole, pur essend...