Anche i motociclisti litigano (male)…
Ieri fraintendimento durante il giro, il gruppo si divide per poi finalmente ritrovarsi (magia dell’interfono). Accuse, scuse e il solito (il più anziano, quello che è padre e nonno e pensa di poter fare da padre a tutti) “oh basta litigare, pensate a divertirvi!”.
La polemica si è riaperta sul gruppo Facebook, c’è stato il solito burlone che manda accuse con le faccine sorridenti (una tecnica odiosa), l’oggetto delle accuse lo ha a sua volta accusato di essere inopportuno e di buttare tutto sempre in caciara anche quando si deve essere seri, quello della battuta ha (ovviamente) detto che era "solo" una battuta, l’accusato ha (giustaente) detto che non lo era e che comunque era uscita male. E così sono partiti gli “allora cancello la mia battuta” e “ho cancelalto tutto il post perchè è brutto litigare” per finire cn il suddetto aspirante padre di tutti che pensa di risolvere con un bel “non è importante di chi è la colpa, basta non litigare e diverstirsi”.
Sono scappato (troppo tardi) da un’azienda dove non si sapeva litigare, perchè il litigare era il male, e tutto veniva represso con una forza che attingeva a velate minacce.
E concludo che sì, a volte è importante sapere chi ha sbagliato, ma non per fargliene una colpa (beh se il danno è ingente o l'errore è frequente, provvidimenti andrebbero presi) ma perchè se davvero dagli errori si impara (anzi, non si impara dagli errori ma pagandone le conseguenze) allora chi sbaglia deve imparare a dire “scuasate, avete ragione, è stata colpa mia”.
Tutto ciò che viene scritto dai fuffa-guru edulcorando il mondo del lavoro (la famiglia felice del Mulino Bianco) è pura fantasia…

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