Il Fordismo oggi
La catena di montaggio di Ford era basata sull’ottimizzazione della produzione di un solo modello uguale per tutti, mentre oggi è necessario modificare e adeguare la produzione alle esigenze del mercato: il nuovo paradigma, nella produzione e nell’organizzazione del lavoro, è la flessibilità.
Il carattere tipico del fordismo era la produzione industriale di massa basata sull’impiego di lavoro ripetitivo e senza particolari qualifiche e specializzazioni: una visione molto distante dagli obiettivi sociali odierni.
Basti pensare che già negli anni ’70 si raggiunge, nei paesi più sviluppati, la saturazione del mercato dei beni industriali durevoli e la domanda si attesta sui volumi più contenuti della “sostituzione del prodotto”.
L’assioma fordista, che consisteva nella possibilità di crescita indefinita dei volumi di produzione, va quindi in crisi perché decade l’assunto di base dell’economia di scala, secondo cui a volumi sempre crescenti corrispondevano costi industriali e prezzi al consumo sempre decrescenti.
Come ho detto sopra, i consumatori iniziano a richiedere beni sempre più diversificati, richiesta che è possibile soddisfare grazie ai progressi tecnologici, il che dimostra una tesi che ancora faccio fatica a far capire ai miei amici/colleghi di business: la tecnologia non è (non deve essere) una semplice commodity, difatti non è solo la strategia che foraggia (con idee e con la pecunia) il progresso tecnologico, ma è anche il progresso tecnologico che abilita nuove strategie prima impensabili.

Commenti
Posta un commento