Fili spinati


La resilienza è una brutta parola: presuppone la capacità di assorbire un trauma "senza rompersi".

Non si sopporta il trauma col sorriso.

Quando soffriamo siamo fatti per precipitare, per morire interamente, per fratturarci la schiena mentre un ghigno di sangue ci squarcia il costato.

Il dolore è sempre indimenticabile; le fratture restano visibili, ma come mi ha insegnato un collega nel lontano 2006: "Colui che ha un motivo per vivere, può farlo a qualunque costo".

E mentre voi, dopo ogni inciampo, cercate un posto da cui ripartire, alzate lo sguardo perché io sono perennemente da un’altra parte, magari rattoppato da un filo spinato.

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