Si dice Buone Feste, non Buon Natale, e vi spiego perché...





Saranno due anni, da quando sono diventato ateo, che a Natale non condivido più pensieri "Cristiani" per il Natale. 

Ho avuto due epifanie da allora:

1) La storiella di Dio che chiede ad Abramo di sacrificare suo figlio Isacco senza un ragione ha due grosse falle: non c'è (ovviamente) nessun motivo al mondo per accettare una richiesta simile, e poi perché Isacco deve essere considerato "più importante" del primo figlio solo perché Ismaele è figlio di una schiava? Evidentemente chi scrisse la Bibbia non aveva ancora visto Filumena Marturano...

2) Le leggi morali religiose (di ogni religione) non sono necessariamente etiche. Il problema è che anche l'etica non è universale, altrimenti non ci sarebbero né la guerra in Ucraina né l'occupazione di Cisgiordania e Gaza da parte del popolo eletto ("p" ed "e" volutamente minuscoli), né ovviamente ci sarebbe stato l'Olocausto (che non rende certo etico il Genocio in atto).

Per questo Natale allora, come due anni fa, lasciatemi ripetere le parole del ragioniere Riccardo che in "Napoli milionaria", seppur caduto in disgrazia, salva la vita alla figlia dei protagonisti con un discorso dall'alto valore morale:

"E giustamente voi dite, senza medicina indicata, se more. Ma pecché, secondo voi, donn'Ama', senza mangia' se campa? Se non mi fossi tolto la camicia, 'e figlie mieie nun sarrieno muorte 'e famma? Come vedete, chi prima e chi dopo deve, ad un certo punto, bussare alla porta dell'altro. Sì, lo so, voi in questo momento mi dareste tutto quello che voglio... Donn'Ama', ma se io per esempio me vulesse leva' 'o sfizio 'e ve vede' 'e correre pe tutta Napule comme currevo io, pe truva' nu poco 'e semolino, quanno tenevo 'o cchiù piccerillo malato... Se io ve dicesse: «Girate donn'Ama', divertiteve purtone pe' purtone, casa per casa...» Ma io chesto nun 'o ffaccio! Ho voluto solamente farvi capire che, ad un certo punto, se non ci stendiamo una mano l'uno con l'altro..."

La morale, attuale e immortale, è lapalissiana: se nel momento di difficoltà non ci porgiamo la mano l'uno con l'altro, non andiamo da nessuna parte. Perché 'a guerra nunn'è fernuta, perché la guerra non finisce mai, aggiungerei. Perché come dice Vonnegut in Mattatoio n.5 "ci saranno sempre guerre, e impedire una guerra è facile come fermare un ghiacciaio".

Per chi non lo vuole capire, c'è sempre la Biochetasi a calmare la pesantezza e a favv passa' 'a nuttata...

Quando
abbiamo smesso
di preoccuparci
quando abbiamo
smesso di vergognarci a
voltar lo sguardo
quando il cuore
s'è fatto codardo
nella compassione
quando abbiamo
perso
la concezione della fame
quando abbiamo iniziato a guarire
con sacchi di biochetasi
il gonfiore per la cattiva digestione
da cibo spazzatura invece
di
saziare
lo stomaco
di
chi
deve
ingoiare
senz'acqua
l'orgoglio
per
chiederci
un tozzo di pane amaro?


In origine questa mia poesia aveva un riferimento religioso, ora rimosso, ma a quanto pare funziona uguale, forse meglio...

E allora un augurio a tutti non di Buon Natale ma di Buone Feste, perchè non tutti sono credenti, ma anche perchè non tutti adorano lo stesso dio.


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